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Ti pago con visibilità: la nuova moneta


Il Problema dei Videomaker e il Fenomeno del "Ti Pago in Visibilità". La nuova moneta.


Nell'era digitale, il ruolo del videomaker è diventato sempre più cruciale. Dalle campagne pubblicitarie ai video aziendali, dai matrimoni ai contenuti per i social media, i videomaker sono chiamati a mettere in gioco la loro creatività e competenza per soddisfare le esigenze di una clientela variegata. Tuttavia, con l'aumento della domanda, è emerso un problema sempre più diffuso: il pagamento in "visibilità". Questo metodo di compensazione, se così può essere chiamato, ha sollevato numerose questioni etiche e professionali all'interno della comunità dei videomaker.


Il Fenomeno del "Ti Pago in Visibilità"

La frase "ti pago in visibilità" è diventata un meme nel mondo dei creativi, ma la realtà dietro queste parole è tutt'altro che divertente. Il concetto di base è semplice: invece di offrire un compenso monetario per il lavoro svolto, alcuni clienti promettono una forma di pubblicità gratuita, sperando che questa esposizione porti a future opportunità remunerative. Questo approccio può sembrare allettante per i videomaker emergenti che cercano di costruire un portfolio, ma nasconde diverse insidie.


Le Criticità del Pagamento in Visibilità

1. Valore del Lavoro

Il lavoro creativo richiede tempo, risorse e competenze. Il pagamento in visibilità sminuisce il valore del lavoro del videomaker, trattandolo come una merce gratuita piuttosto che come un servizio professionale.


2. Sostenibilità Economica

I videomaker, come qualsiasi altro professionista, hanno spese da coprire. La visibilità non paga le bollette, l'attrezzatura o le spese quotidiane. Un mercato in cui la visibilità viene usata come moneta svaluta l'intera professione.


3. Promesse Vane

La promessa di future opportunità di lavoro pagate spesso si rivela una chimera. Senza una garanzia concreta, molti videomaker si trovano a lavorare gratis senza vedere mai i benefici promessi.


4. Percezione del Cliente

Accettare lavori non pagati può portare i clienti a credere che questo sia uno standard accettabile. Ciò crea un circolo vizioso in cui sempre più persone si aspettano lavori gratuiti, danneggiando l'intero settore.


Come Affrontare il Problema

1. Educazione del Cliente

Spiegare ai clienti il valore del lavoro creativo e l'importanza di un compenso equo può aiutare a cambiare la percezione del mercato. Fornire esempi concreti di costi e benefici può essere un buon punto di partenza.


2. Unione e Solidarietà

I videomaker dovrebbero unirsi per creare una comunità forte e solidale. Gruppi professionali e sindacati possono offrire supporto e risorse per combattere queste pratiche scorrette.


3. Definizione di Tariffe Chiare

Stabilire tariffe chiare e trasparenti aiuta a comunicare il valore del proprio lavoro. Un contratto dettagliato può prevenire malintesi e proteggere entrambe le parti.


4. Rifiuto del Lavoro Gratuito

Essere disposti a dire no a lavori non pagati è fondamentale per mantenere l'integrità professionale. Questo non significa rinunciare a opportunità, ma piuttosto selezionare quelle che offrono un giusto compenso per il lavoro svolto.


Il fenomeno del "ti pago in visibilità" è un problema serio che minaccia la sostenibilità del lavoro dei videomaker. Affrontare questa sfida richiede un approccio collettivo e determinato. Educare i clienti, stabilire tariffe chiare e rifiutare lavori non pagati sono passi fondamentali per garantire che il lavoro creativo venga valorizzato come merita. Solo attraverso la consapevolezza e l'azione comune si potrà costruire un mercato equo e sostenibile per tutti i professionisti del settore.

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