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Sky Rojo: una serie che esplode di azione e denuncia sociale




Sky Rojo, creata da Álex Pina e Esther Martínez Lobato, è una corsa sfrenata e pulsante di energia che riesce a unire azione ad alto ritmo con una profonda riflessione su temi sociali urgenti.


Con episodi di circa 25 minuti, ogni pillola narrativa ti cattura e lascia col fiato sospeso, in un tripudio di colori, storie crude e piani di regia dinamici. La serie si distacca da altre produzioni degli stessi creatori, come La Casa di Carta, grazie al suo taglio più audace e alla potente critica morale.

 

 

LE LOCATION e ancora una volta ALMERIA

Sky Rojo, serie spagnola ideata da Álex Pina, sfrutta le location come elementi narrativi fondamentali per riflettere i temi centrali: isolamento, vulnerabilità e la lotta per la libertà.

L'importanza del deserto di Tenerife


Gran parte della serie è ambientata nelle aride distese di Tenerife, un'isola vulcanica che amplifica il senso di solitudine e prigionia. Il deserto, pur non tipico dell'immaginario insulare, sottolinea l'inospitalità e la mancanza di vie di fuga. Le ragazze, intrappolate sia fisicamente sia metaforicamente, sono circondate da un ambiente ostile, dove ogni passo sembra portarle più lontano dalla libertà. Il deserto diventa un simbolo del loro stato emotivo: spogliate di risorse, di speranze, e continuamente braccate.


L'isola, per sua natura, rappresenta una "prigione naturale": nonostante la vicinanza al mare, la possibilità di fuga sembra irraggiungibile, enfatizzando l'idea dell'impossibilità di sottrarsi al loro destino. Questo tema è ricorrente anche in altre opere narrative.


La fuga verso il Parco Naturale del Cabo de Gata

Nella terza stagione, le protagoniste si rifugiano nel Parco Naturale del Cabo de Gata, in provincia di Almería. Questo luogo è ideale per nascondersi grazie alla sua conformazione geografica unica:

  1. Territorio vasto e selvaggio: Spiagge deserte, scogliere e vegetazione arida offrono numerosi nascondigli difficili da monitorare.

  2. Accessibilità limitata: Le strade isolate e i percorsi impervi riducono il rischio di inseguimenti rapidi.

  3. Atmosfera fuori dal tempo: Il Cabo de Gata è un paesaggio quasi lunare, che rafforza l'idea di un "non luogo" dove sparire dalla società.


Il contrasto tra il deserto e il mare


Il Cabo de Gata amplifica il simbolismo del deserto già visto a Tenerife, aggiungendo però l’illusione della libertà: il mare è a un passo, ma attraversarlo è impossibile. Questa dualità tra spazi aperti e inaccessibili accentua il dilemma delle protagoniste: sono libere di muoversi, ma intrappolate nella loro condizione di prede.

In conclusione, il mix tra location desertiche, l’isolamento delle isole e il paesaggio del Cabo de Gata contribuisce a creare un’atmosfera oppressiva, in cui il contesto geografico diventa un ulteriore ostacolo per le protagoniste, riflettendo la loro lotta interna ed esterna per la libertà.


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